Assemblea annuale 2005

Assemblea 2005, riconfermato il presidente e nominati quattro nuovi membri di comitato e 17 delegati. Votato pure credito di 50 mila franchi per la stazione di metano

A volte i numeri sono più eloquenti delle parole. E le cifre del Tcs, Gruppo del Luganese – lì nere su bianco – parlano da sole. Parlano di un club che negli ultimi sei anni è riuscito non solo a mantenere, ma pure ad aumentare di 400 mila franchi un patrimonio già solido e granitico, e questo nonostante siano stati investiti più di 800 mila franchi per azioni di vario genere.
 
E’ con questo bilancio, decisamente positivo, che giovedì sera l’avvocato Giorgio Carlo Bernasconi, presidente dal 1999 del gruppo luganese, ha aperto la tradizionale assise annuale negli spazi di Parco Maraini cui hanno partecipato 90 delegati. Un’assembleadecisamente importante: all’ordine del giorno spiccava infatti la nomina del presidente del gruppo e di quattro nuovi membri di comitato.
 
Alla testa del sodalizio luganese (il più grande del cantone con 35 mila membri) è stato riconfermato l’avvocato e giudice supplente del Tribunale d’appello: una carica che potrebbe però essere limitata nel tempo, in quanto Giorgio Carlo Bernasconi è uno dei candidati, si dice, più papabili per essere eletto il prossimo mese di maggio alla guida del Tcs Ticino. Ricomposizione parziale anche del comitato che ha registrato, per i limiti di permanenza imposti dagli statuti, le partenze di Giovanni Balmelli, Raoul Bettosini, Nello Ombelli e del vicepresidente Sergio Stoppani. Al loro posto la sala ha designato Egidio Crivelli, Elio Ghidini, Alberto Trevisani e Carlo Vitalini. Riconfermati per contro i membri uscenti Flavio Bernardoni, Michela Ferrari-Testa, Franco Gobbi, Mirko Heimann e Lorenza Passardi-Gianola. Una scacchiera completata dall’ingresso di 15 nuovi delegati sezionali.
 
L’assemblea ha pure votato un credito di 50 mila franchi, quale contributo del Gruppo del Luganese alla realizzazione a Bioggio della prima stazione di ricarica di gas naturale (metano) del Ticino. Una vera, per dirla con il presidente, azione ecologica: «Non è con misure provvisorie che si risolvono i problemi d’inquinamento. Si tratta invece di promuovere mezzi più puliti, fornendo allo stesso tempo le infrastrutture di supporto».
 
Un bilancio positivo, si diceva, che permette di «guardare al domani con tranquillità», anche se con tutta probabilità andranno trovate nuove formule. Le consistenti entrate che il club ha incassato fino ad oggi con la riscossione degli affitti dei parcheggi, potrebbero non essere più garantite a lungo. Il posteggio di Besso, primo Park&Ride del canton Ticino, è stato infatti chiuso un anno fa in quanto i proprietari del sedime non hanno rinnovato al Tcs il contratto. E in questi mesi si sono presentate difficoltà, legate alle nuove disposizioni del Ptl, anche per quello del Tassino, di cui si è persa l’autorizzazione: «Attualmente siamo in trattativa con Cantone e Città per poterlo mantenere almeno fino al 2012, poi si vedrà. Stesso discorso si potrebbe presentare per il sedime in via Brentani» ha annotato Bernasconi.
 
Infine si è ricordato l’indirizzo del sito internet (www.tcs-lugano.ch) che, sempre più visitato, contiene tutte le informazioni di servizio sul club.